L’autocritica (o dell’Amante Russia)

Ci sono amori a tempo, con scadenza. Sebbene abbiano resistito per decenni. E che, presto o tardi, vengono sottoposti alla revisione critica. E saper fare ammenda, questa sì, é una delle cento cose belle che si imparano nella vita. Qui intendo declinare il mio rapporto travagliato con la Russia in 5 finestre, siano Fascinazione, Innamoramento,Continua a leggere “L’autocritica (o dell’Amante Russia)”

CAVE CANEM

Tra i piaceri indiscutibili della vita, quelli davvero prioritari, ci sta la capacità di rinnovarsi. Sia la rimozione di ideologie stantie, o l’abolizione di apriori inutili figli dello snobismo. Oppure, molto semplicemente, giungere ad accettare l’affettuosa presenza di animali, in precedenza considerati molesti. E pensare a quanta fierezza manifestavo, allorché dichiaravo “sono gattaro” ! eContinua a leggere “CAVE CANEM”

METROPOLIS

Cosa sta succedendo alle città che amo? Quale demonio pungola le folle, attizza repressioni feroci, suscita odi razziali senza limiti? Fino a generare ruberie, incendi devastazioni? Philadelphia, che per il maestro Jonathan Franzen è città mediocre, fuori dal turismo togato. Eppure culla della democrazia statunitense. E dove ho trascorso almeno due congressi piacevoli …sarà ancheContinua a leggere “METROPOLIS”

AUTOGRILL

Ci sono cose, ambienti, logistiche, che di per sé mai giudicheremmo belle. Le aree parcheggio, le noiose corsie autostradali, gli autogrill (pur decantati dal Guccini). Eppure, in queste settimane di pandemia sospesa…capita di riappropriarci di quegli spazi, come se fossero luoghi di festa. Si pavoneggia il ragazzo; eh sì, dice, oggi grande giornata! Eretto, maContinua a leggere “AUTOGRILL”

L’ASCENSORE SOCIALE

La ministra Azzolina si barcamena, travasando in imbuti virtuali, mentre i suoi detrattori la travisano…Ma la priorità sia una sola: la qualità dei maestri. Tali da esaltare il piacere della scuola, quello di stare in una classe giusta, fisica o virtuale non conta. Purché la scuola dell’obbligo obbedisca al dettato: educare per fare riscatto. ElegantementeContinua a leggere “L’ASCENSORE SOCIALE”

IL PIACERE DELLE COSE VINTAGE

Questa giovane architetta torna a trovarci, con una scenetta famigliare. Sul divano, con il suo nuovo fidanzato, a quanto pare, discutono di massimi sistemi. Del piacere che gli oggetti antichi procurano. Perché è crollata la felicità? Di questi tempi Covid? Si poneva il quesito un artista seducente, nel programma di Formigli, poche sere orsono. PerContinua a leggere “IL PIACERE DELLE COSE VINTAGE”

HO VISTO ANCHE PARKINSON FELICI

Ricordate la collega? Che si firma Oliviera70; e tiene, nel cassetto, piccoli ritratti di pazienti (ci ha donato quello scultore pittoresco). Qui ne evoca altri e li accomuna sotto un titolo seduttivo. I desideri dei malati sono sempre attuali. Le loro limitazioni non mortificano il piacere del viaggio Tra i pazienti recenti, nella mia consuetaContinua a leggere “HO VISTO ANCHE PARKINSON FELICI”

VERDE RAME

Il piacere di frequentare i vecchi; che ci raccontano pezzi di vita come se fossero fiabe.  “A me dalla spagnola mi ha salvato il verde rame”. Lo avrebbe dichiarato più volte, quando il suo tinello ospitava una animata discussione sulle terapie per le infezioni. Nosocomiali, ad esempio; ma ormai appare uno snobismo, quel frenetico discettareContinua a leggere “VERDE RAME”

ONDA SU ONDA

Ci sono piaceri non confessati. Che soltanto l’attitudine alla meditazione fa emergere. Un istintuale rispetto per l’ordine, ad esempio, benché molto, ma molto, inconscio. Per quanto estendessi lo sguardo, non riuscivo a cogliere un significativo moto ondoso. Dal balconcino dell’ottavo ponte. Meglio così! Commentavo. E chiamavo mia moglie per farle adocchiare l’increspamento minimo durante leContinua a leggere “ONDA SU ONDA”

BENJAMIN

Una relazione, un lunghissimo amore, si nutre di ricordi. Alcuni sono cristallizzati, hanno a tal punto inciso nelle sinapsi che creano un pattern. Quasi una firma, un archetipo. Basta immaginare un semplice florido ficus per riprovare quel piacere, come in una esperienza sinestesica.  “Ricordo quella luce”, lui mormorò, con il mento che virava in direzioneContinua a leggere “BENJAMIN”