ECCEZIONALE VERAMENTE

Ogni generazione si crede superbamente unica. Con la convinzione che i fatti di questa nostra stessa vita siano irripetibili. Tra le cento cose belle della vita, voglio metterci questa: il sentore di eccezionalità. Sarà la superbia che ci confonde? O il fatto che inganniamo la paura reputandoci speciali? Eppure, questa volta…

E diciamolo senza infingimenti o finta modestia…Questa è la volta buona.

Gridiamolo ai quattro venti: siamo una generazione eccezionale veramente! E questi, proprio questi sono tempi speciali! Diversi da ogni altra epoca storica.

E prima di contestarmi, ascoltate. Ne sono sicuro. E mi ci sono voluti sessantuno anni per approdare a tale convinzione: che si viva, ora, un tempo esclusivo.

Prima ? Quante volte si diceva e ripeteva “che tempi speciali” …ma subentrava l’autocritica. Maturavi presto la consapevolezza di essere ricaduto, complice la presunzione, in una convenzionale forma di saccenteria…ogni generazione si crede unica! 

Pensa al dopoguerra di ricostruzione. Per dire.

I due papi? In fondo non rappresentò un inedito assoluto.

La globalizzazione economica? Fatte le debite proporzioni, la repubblica di Venezia tenne ambasciatori ovunque.

Sicché giù le penne, pensavo.

E quindi? Cosa mi ha convinto oggi? A dichiarare senza tema di smentita che viviamo tempi di eccezione. 

La chiamerei così: DEI, Democrazia Esplosiva Istantanea.

Tradotto in un esempio: quel melange di conoscenza ed ansia che permise, ad un singolo determinato ricercatore, di affermare la scoperta eccezionale. Da un centro di ricerca nella steppa che fu prussiana, egli intravide quel dubbio effetto avverso che conduceva ad una patologia rara ma inattesa…e benché in una corte ristrettissima di casi, n = 1 7, 12 18?, si trattava di occorrenze impreviste dal protocollo, non descritte in quella truppa primigenia di dieci venti trentamila…

Oplà. Il singolo scienziato, oscuro, si gratta la capa e medita. Si confessa al vicino. 

Emerge un velato rischio. 

E dichiara il proprio sconcerto. 

E cambia le sorti del pianeta. O, più modestamente, il ritmo vaccinale.

Ricordate il detto che masticava il sapientone populista nei film: quel battito della farfalla in Asia che si traduce in un lontano cataclisma…

Oplà, ora si avvera! 

La trombofilia nella paziente che non ti aspetti, in Norvegia ? 

Oplà, manifestato il dubbio ed un continente trema e vacilla.

La DEI non ammette questioni; sparge il verbo istantaneo. Un sincizio di conoscenza avvolge il globo. A cascata, esperti social, istituzioni sanitarie, governi discettano ed obbediscono, deliberano e si inseguono. Dettano la sospensione di una campagna, riavvio di altra, riforma degli algoritmi…E con ragione. Lo scienziato è inarrestabile.

La scorgete l’eccezionalità? Avete aperto gli occhi? La celebrate con me, questa festa definitiva, questo tripudio di sapere e trasparenza!? 

E a nulla vale invidiare il sistema oligarchico, i governi accentratori…noi occidente siamo culla dell’informazione. Scordatevi le tradizioni millenarie, di capi che veicolano pareri. Oggi, le tavole della legge finirebbero in cento briciole. 

O in un bilione di copie contraffatte.

Io so, noi condividiamo. Hic et nunc.

E allora?

Nulla di male.

Ma attrezziamoci. Un cervello olistico ci vuole, altro che, capace di ottemperare alle migliaia di input simultanei. Di una interfaccia digitale occorrerà dotarsi, un radar ricevente e trasmittente, appena sotto le meningi. Discernimento e priorità, chi ne sarà più capace senza device 

Quale percorso mi avvia a quel diploma, come si ottiene quel Master di indirizzo, dove si riceve il training opportuno? Il gestionale della complessità bombardata, che metta al riparo dalla DEI.

Silenziosamente, intanto, frotte di vulnerabili rinunciano. Provano a ritirarsi in buon ordine. 

Lasciano i social. 

Si negano agli amici. 

Lamentano una inguaribile accidia.

Nonno Riccardo mi chiedeva:

“ti piacerebbe il cucuzzolo?

Accetteresti di ritirarti lì?”

Io credevo celiasse.

Ma egli insisteva:

“Solo, ti ci vedi? Con un giaciglio semplice. 

Sul cucuzzolo.

Ed una vacca, o un maiale. All’occorrenza”.

Egli vaticinava l’eremitaggio. 

Oggi guiderebbe un partito di successo.

2 pensieri riguardo “ECCEZIONALE VERAMENTE

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